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~~ il tarocco e altre carte antiche · pagina IX · IL HOFÄMTERSPIEL |
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~ NOTA ~
[1] Fritz Koreny [2] Georg Kugler |
[3] Michael
Dummett [4] Detleff Hoffmann |
VII di Ungheria (capo-cuoco) |
Il Hofämterspiel è un mazzo tardo-medioevale composto da 48 carte, pervenutoci integralmente. Assieme ad altre carte da gioco, faceva parte della grande collezione di tesori d'arte che aveva raccolto nel XVI secolo l'arciduca Ferdinando di Tirolo, e se ne fa menzione nel catalogo della collezione [1], l'unica fonte documentale di questo mazzo. Queste grosse carte misurano 97 mm x 140 mm; raffigurano delle incisioni su legno abilmente decorate con colori vivaci, e qualche aggiunta in foglia d'oro e d'argento finemente sbalzata. È impossibile precisare l'età esatta del mazzo, sebbene una datazione plausibile possa essere all'incirca la metà del XV secolo. È anche assai probabile che l'area geografica dove le carte furono realizzate fosse il sud della Germania, cioè l'attuale Austria [1]. |
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Nonostante altri mazzi coevi appartenenti alla cultura germanica di cui si abbia conoscenza, quali il Hofjagdspiel, raffigurassero scene di caccia, utilizzando semi quali falconi, anatre, cervi, ecc., il Hofämterspiel fu sostanzialmente ispirato dalla struttura sociale delle corti reali nel tardo medioevo. Le illustrazioni mostrano i molti diversi membri di una tipica comunità cortigiana [2], con i loro nomi riportati in tedesco arcaico, da cui il nome dato a queste carte, Hofämterspiel (letteralmente "mazzo degli appartenenti alla corte"). Quindi ciò che le rende particolarmente interessanti non è solo l'intrinseco valore che apportano agli aspetti storici antichi delle carte da gioco, ma anche la prova tangibile che da esse viene offerta alle conoscenze sulla gerarchia sociale e sulla vita di tutti i giorni nelle corti tardo-medioevali. |
Sulla base di testi scritti che descrivono carte di cui si è persa ogni traccia, è stato anche proposto che il concetto di mazzi da gioco ispirati ai livelli sociali forse già esisteva nel tardo XIV secolo: ciò significherebbe che il sistema ispirato alle corti poteva anche essere antecedente ai mazzi cosiddetti "venatori" [1], rappresentando quindi il primissimo tipo di carte da gioco del mondo germanico. |
Un'altra importante differenza con i suddetti mazzi venatori è la scelta dei semi: nel Hofämterspiel sono rappresentati da quattro stemmi. Gli emblemi sono quelli della Germania (un'aquila nera su fondo giallo), della Francia (gigli dorati su fondo blu), della Boemia (un leone rampante bianco su fondo rosso) e dell'Ungheria (bande orizzontali bianche e rosse): nel XV secolo questi erano i quattro paesi principali dell'Europa centrale. Quindi, l'intenzione dell'autore era probabilmente quella di celebrare con questo mazzo un monarca o un governante, forse Ladislao Postumus, re d'Ungheria e Boemia dal 1453 al 1457, secondo una teoria di Arpad Weixlgärtner [1]. Ovviamente la scelta dei simboli per i semi del Hofämterspiel suggerisce un'interessante analogia con il seme di Stemmi (o Scudi) dei mazzi svizzeri, che sono oggi ancora in uso (cfr. la galleria svizzera). |
Con l'eccezione di due soggetti (la Jungfrawe, dama di compagnia, carta
numero VI in tutti i semi, e il Trometer, trombettiere, carta numero IIII
di Germania e Ungheria), tutti gli altri soggetti sono individuali, e
cambiano da seme a seme. Il rango sociale di ciascuno di essi si può facilmente comprendere a seconda del valore più alto o più basso che la carta ha nel mazzo. Quindi, per esempio, il medico (Artzt, seme di Boemia) avrebbe avuto più o meno la stessa importanza sociale di un cappellano (Capplan, seme di Germania), o di un cancelliere (Kanzler, seme di Ungheria), o della governante di una regina o principessa (Hofmeistryn, seme di Francia), e quindi tutti questi personaggi appaiono sulle carte da VIII dei diversi semi. Una lista completa dei soggetti e dei loro rispettivi valori è riportata nella tabella che segue: per agevolare il riferimento, quelli che non compaiono in tutti e quattro i semi sono indicati in verde chiaro. |
valore seme | BOEMIA |
FRANCIA |
GERMANIA |
UNGHERIA |
|
... ... X IX VIII VII VI V IIII III II I |
König re Königin regina Hofmeister maggiordomo Marschalk maresciallo Artzt medico Kammer[mei]ster ciambellano Junckfrawe dama di compagnia Valkner falconiere Trometer trombettiere Herolt araldo Hefneryn ceramista (femmina) Narr matto |
König re Königin regina Hofmeister maggiordomo Marschalk maresciallo Hofmeistryn governante Schenk coppiere Junckfrawe dama di compagnia Koch cuoco Marstaler maestro di stalla Hofsneider sarto Jeger cacciatore Nerryn matto (femmina) |
König re Königin regina Hofmeister maggiordomo Marschalk maresciallo Capplan cappellano Truchses amministratore Junckfraw dama di compagnia Kellner cantiniere Parbirer barbiere Renner giostratore Bott messaggero Narr matto |
König re Königin regina Hofmeister maggiordomo Marschalk maresciallo Kantzler cancelliere Kuchenmeist[er] capo-cuoco Junckfrawe dama di compagnia Schutz arcere Trometer trombettiere Vischner pescivendolo Pfister fornaio N[er]ryn matto (femmina) |
L'ordinamento basato sulla gerarchia sociale ricorda quello proposto dal primo gruppo di carte del Tarocco di Mantegna.
Fra la lista dei soggetti, le carte più basse della serie sembrano avere elementi in comune con altri mazzi obsoleti, ma comunque meno antichi del Hofämterspiel.
Il mazzo austro-bavarese Hexenspiel, che faceva parte delle cosiddette
carte da Cucco, o Cucù (cfr. la galleria 5),
aveva un soggetto chiamata Narr che rafficurava un matto (sebbene
lo stesso personaggio nei tarocchi tedeschi e austriaci si chiami
Sküs, da quello francese l'Excuse, e rassomigli ad un
jolly). Entro certi limiti, i quattro Narr e Narryn sono ricollegabili anche ai fanti delle minchiate, due dei quali sono personaggi maschili e due femminili; anche i mazzi tedeschi del XVI secolo, quali l'Ulmer Spiel e lo Stuttgarter Spiel, avevano due fanti di un sesso e due dell'altro [4]. |
Per quale gioco il Hofämterspiel fosse stato specificamente creato è virtualmente impossibile saperlo, perché nessun'altra fonte tranne il catalogo di Ferdinando di Tirolo fa riferimento a questo mazzo o all'uso che ne veniva fatto. Per via dell'ottima qualità delle carte, e per la particolare struttura dei livelli sociali (sei soggetti equivalenti in ognuno dei quattro semi, e sei diversi, con un matto a chiusura di ciascuna serie di valori), sembra probabile che il Hofämterspiel fosse usato per un gioco di presa, nel quale Narr e Narryn potrebbero aver avuto il ruolo del jolly [3].
Comunque, è interessante constatare che anche diversi personaggi femminili facevano parte del gioco, e quindi della vita di corte di tutti i giorni, a diversi livelli gerarchici: regina, governante (VIII), dama di compagnia (VI), ceramista (II), matto femmina (I).